Waikiki Village, la vacanza cullata dall’arte
Nel villaggio di nuova generazione natura e arte si fondono per rendere ogni giorno più suggestivo.
E se l’arte, in tutte le sue forme, entrasse a far parte delle nostre vacanze ogni giorno, dal momento del risveglio fino alla sera, in piscina e al ristorante? È proprio quello che accade al Waikiki Village, ribattezzato Natural Art Oasis, un luogo dove natura e arte s’incontrano e camminano per mano in un’armonia di forme, luci e colori, offrendo a chi vi soggiorna un’esperienza multisensoriale che alla qualità e al comfort aggiunge il piacere estetico. Il focus di questo nuovo concept è sempre l’ambiente da rispettare e valorizzare in ogni suo aspetto: natura e paesaggio si arricchiscono con opere d’arte di vario genere, dalla pittura alla fotografia, dalle installazioni alla scultura.
Ogni area è come un’esposizione
In ogni angolo del villaggio l’arte penetra i nostri sensi ed entra a far parte delle nostre giornate “senza bussare”. Nello spazio dedicato alle piscine il murales dello street artist Alessio-B., “The World is Ours”, invita a prendersi cura del Pianeta e a rispettare il nostro Habitat.
La nuova piscina laguna, invece, è ispirata alle dune naturali che proteggono il villaggio dal mare e ospita “L’albero della nebbia” dell’architetto Simona M. Favrin che con i suoi giochi d’acqua nebulizzata riproduce il soffice manto ovattato della tipica nebbiolina che nelle stagioni di mezzo avvolge la pineta. Non è tutto.
Le nuove Mobile Homes sono costruite in modo da fondersi con l’ambiente e diventare un tutt’uno con la pineta. Al loro interno trova posto una piccola gallery fotografica delle artiste Anna Socci e Sonia Uniati. Nelle Kiki Homes le fotografie si susseguono su tutta la parete della camera da letto per raccontare con la creatività delle immagini la natura del litorale di Jesolo.
Un trampolino per gli artisti emergenti
L’importanza dell’arte è così centrale che il villaggio si fa promotore di un’iniziativa unica per incentivare e nutrire tutti i settori della creatività. Con un facile format da compilare online offre infatti la possibilità a tutti gli artisti che volessero collaborare di candidarsi con un proprio progetto o un’idea ad hoc (per collaborare clicca qui). In questo modo il villaggio incentiva non solo gli artisti affermati a consolidare il progetto innovativo, ma anche i giovani e gli emergenti a lanciarsi in questo mondo che vede arte e natura abbracciarsi nel cammino, promuovendo il settore spesso dimenticato dell’arte e del design.
Artisti al Waikiki
Alessio B. è uno degli street artist più in voga del panorama italiano. Padovano, classe 1971, grande conoscitore del lavoro di Bleck le rat e Banksy, ha portato in tutte le grandi capitali europee, soprattutto Parigi e Berlino, e fino in Florida, a New York e in Corea i suoi disegni. È noto per la rappresentazione di bambini che si tengono per mano, che disegnano cuori sul muro o guardano il cielo stellato e sottendono messaggi pacifisti volti a un futuro migliore. Nel 2013 ha esposto alla Biennale d’Arte contemporanea di Venezia, nel 2015 alla manifestazione internazionale Cut it Out di Berlino, nel 2017 ha inaugurato il museo Urban Nation di Berlino e la sezione Urban Art della Paris Art Fair-Art Elisees, poi la Galleria Civica Cavour di Padova.
Nelle camere da letto delle Kiki Homes si susseguono a tutta parete le foto di Anna Socci e Sonia Uniati: raccontano in immagini la natura dei luoghi, in cui dominano gli elementi naturali.
Simona Favrin, invece, con il suo “Albero della nebbia” ha portato al Waikiki la sua abilità nella progettazione di spazi interni ed esterni, con una predilezione per il design del verde e dellʼacqua nel cui contesto sperimenta il connubio acqua-vetro. È un architetto appassionato ed esperto di vetro artistico, con un’approfondita conoscenza dei metodi e delle tecniche della produzione vetraria nel campo del design del vetro.