L’arte irrompe al Waikiki Village grazie al talento dei liceali
L’attenzione che il Camping Waikiki di Jesolo dedica all’arte è qualcosa di cui ci si può accorgere osservando ogni angolo del villaggio. La struttura cresce in un tutt’uno armonico con la natura circostante, arricchendosi pian piano di nuove opere d’arte che spaziano dalla pittura alla fotografia, dalle installazioni alla scultura, attraversando ecletticamente tutte le suggestioni dell’arte contemporanea.
Questo villaggio di ultima generazione è protagonista di un progetto inedito che coinvolge gli studenti della 5^ F della sezione di arti figurative del Liceo Artistico Statale di Venezia con tutto il loro entusiasmo e tanta creatività. I ragazzi, coordinati dalla professoressa Susanna Fiori, hanno progettato e stanno realizzando installazioni e opere d’arte contemporanea per arricchire l’impatto estetico e simbolico del villaggio. L’idea, accolta «con grande entusiasmo e tanta emozione» – commentano – è quella di valorizzare l’aspetto ambientale e naturalistico, attorno a cui ruota esteticamente ma anche filosoficamente l’intera struttura turistica. «Abbiamo pensato di creare degli effetti di movimento nell’area piscina – spiega la studentessa Alexia Herciu – inserendo canne trasparenti che, come piante, possano muoversi con il vento e allo stesso tempo catturare i colori e le sfumature cangianti della natura circostante. Il gioco è dato anche dai riflessi dell’acqua. L’effetto ottico che ne deriva è penetrante ma allo stesso tempo delicato. L’intento è portare i sensi dei visitatori all’interno del contesto naturale e lasciare che siano i giochi di luce e i movimenti della natura stessa ad accompagnarli nei momenti di relax».
Un altro intervento, invece, si basa sull’utilizzo di materiali di origine naturale: «Attraverso fili di iuta o di tessuti colorati decoriamo gli alberi della pineta in modo che la natura possa risaltare maggiormente attraverso un alternarsi di tonalità ben armonizzate tra loro».
«Ci piace creare piccoli dettagli che possano permettere un dialogo tra linguaggi diversi – commenta la professoressa Susanna Fiori – Il bello sta proprio nel cercare di creare emozioni capaci di attirare i turisti e la loro curiosità verso il mondo dell’arte».